Cause e sintomi

Come riconoscere i sintomi dell’Alzheimer e quali sono le cause?

Le persone affette da demenza possono avere problemi con la memoria a breve termine, come il sapere dove si trovano borse o portafogli, il pagare le bollette, il pianificare e preparare i pasti, il ricordare gli appuntamenti o il viaggiare in zone non vicine a casa. Molte forme di demenza sono progressive, vale a dire, i sintomi si manifestano lentamente per poi peggiorare gradualmente.

  • Le cause

    Le cause dell’Alzheimer non sono ancora note. Vi sono delle ipotesi concernenti l’eziologia della demenza.

    Ipotesi Ereditaria

    Studi genetici hanno dimostrato che in alcuni casi di demenza di Alzheimer ad insorgenza precoce vi è una mutazione genetica a carico del cromosoma 21 (responsabile della formazione della proteina precursore dell’amiloide) e del cromosoma 14. Un altro gene sembra essere correlato con l’Alzheimer: vi è una variante genetica del gene 19 (denominata ApoE-e4) presente nel 15% della popolazione sana ma nel 50% della popolazione affetta da Alzheimer. Tale variante è stata pertanto considerata un fattore genetico di rischio.
    Una componente familiare esiste nei casi ad insorgenza precoce (40-50 anni). Individui con una storia famigliare di morbo di Alzheimer presentano un decorso più rapido della malattia.

    Ipotesi Virale

    In assenza di una causa certa, non si può escludere che la demenza abbia origine virale, anche se non vi sono chiari indizi a favore di questa ipotesi.

    Ipotesi dell’Alluminio

    Alti livelli di alluminio sono stati trovati nel cervello di persone affette da Alzheimer. Sali di alluminio posti direttamente sulla corteccia cerebrale di animali da esperimento producono matasse neurofibrillari. Non vi sono comunque prove dirette che la demenza sia causata da una forma di intossicazione da alluminio.

    Ipotesi del Sistema Immunitario

    Secondo questa ipotesi l’organismo produrrebbe anticorpi che attaccano selettivamente i neuroni per l’acetilcolina.

    Ipotesi della Barriera Ematoencefalica

    Secondo questa ipotesi una mutata permeabilità della barriera ematoencefalica permetterebbe a sostanze tossiche di entrare nel cervello e di attaccare i neuroni.

    Non è escluso che due o più ipotesi di queste si combinano per costituire la patogenesi del morbo di Alzheimer.

  • I sintomi iniziali

    Quali sono i primi segnali che lasciano sospettare l’insorgenza di una patologia demenziale?
    Secondo la Alzheimer’s Association vi sono dieci sintomi a cui i parenti di una persona anziana devono prestare attenzione.

    1. Dimenticanze

      E’ normale dimenticare qualche cosa, ma quando le dimenticanze sono di entità tale da interferire con le capacità lavorative del soggetto, devono destare preoccupazione.

    2. Difficoltà ad eseguire compiti noti

      Se la persona anziana mostra persistenti difficoltà ad abbottonarsi, ad allacciarsi le scarpe, può essere sintomo di aprassia, uno dei deficit che insorgono nell’Alzheimer.

    3. Problemi linguistici

      Capita a tutti di non avere in mente il nome di una cosa, ma se questo capita di frequente è sintomo di anomia.

    4. Disorientamento spaziale e temporale

      Sbagliare il giorno della settimana od il giorno del mese è normale, sbagliare il mese, la stagione o l’anno non è normale, così come non è normale essere disorientati nello spazio, ovvero confondere luoghi familiari.

    5. Perdita delle capacità di giudizio

      Vestire in modo inappropriato, perdere la cognizione del valore delle cose, compiere errori di giudizio o di valutazione grossolane nel proprio lavoro.

    6. Difficoltà di ragionamento astratto

      Problemi nel compiere operazioni matematiche o logiche relativamente semplici.

    7. Perdere le cose

      Dimenticare le chiavi in frigorifero o la biancheria in cucina è sintomo di disorientamento.

    8. Cambiamenti repentini del tono dell’umore

      Cambiamenti repentini ed ingiustificati dell’umore sono sintomo di una patologia in atto.

    9. Cambiamenti di personalità

      Comportamenti eccentrici, insoliti, sospetti e sintomi paranoici, atteggiamenti aggressivi.

    10. Perdita di iniziativa

      È normale che una persona, diventando anziana, tenda ad avere interessi differenti ed ad essere meno attiva. Non è normale che una persona anziana perda completamente interesse per tutto ciò che lo circonda.

  • I sintomi

    L’Alzheimer è una patologia a carattere degenerativo del sistema nervoso centrale. L’esordio sintomatico è a carattere “insidioso”: i primi sintomi sono lievi, sono difficili da riconoscere e da distinguere dalle disattenzioni di una persona anziana sana.
    Anche nel momento in cui si riconosce il carattere patologico di alcuni comportamenti non è semplice arrivare ad una sicura diagnosi differenziale, in quanto alcuni sintomi sono comuni ad altre patologie, quali la depressione e la demenza multinfartuale.

    • Amnesia

      L’amnesia anterograda è uno dei principali sintomi dell’Alzheimer. L’amnesia anterograda è l’incapacità di ricordare cose recenti, o più precisamente eventi occorsi dopo l’insorgenza di una patologia. I pazienti affetti da demenza di Alzheimer tendono ad avere un (relativamente) buon ricordo delle cose passate ma a non ricordare le cose nuove, recenti.

    • Aprassia

      L’aprassia è l’incapacità di compiere azioni comuni: fischiettare (aprassia buccofacciale), preparare il caffè, cucinare, fare dei disegni.

    • Agnosia

      L’agnosia è l’incapacità di riconoscere cose comuni. Può esistere una dissociazione fra agnosia per oggetti animati ed inanimati: i pazienti affetti da Alzheimer tendono ad avere una maggiore difficoltà con gli oggetti animati, quali frutta, verdura ed animali.
      Durante la diagnosi è necessario distinguere fra agnosia ed anomia: nel primo caso il paziente non dice il nome di un oggetto perché non lo riconosce, nel secondo caso riconosce l’oggetto ma non ne ricorda il nome.

    • Anomia

      Incapacità a denominare un oggetto, pur riconoscendolo. Un soggetto affetto da anomia può utilizzare perifrasi, sinonimi, termini assonanti o neologismi per riferirsi all’oggetto di cui non ricorda il nome.

    • Disorientamento spazio-temporale

      Vi è disorientamento temporale se il paziente non sa rispondere alle domande “che giorno è oggi”, “in che mese siamo, in che stagione, in che anno”. Naturalmente più è grave la discrepanza, maggiore è il disorientamento. Vi è disorientamento spaziale se il paziente non sa rispondere alla domanda “dove ci troviamo ora”.

    • Acalculia

      Il soggetto non sa compiere operazioni matematiche elementari.

    • Agrafia

      Il soggetto ha difficoltà di scrittura. Nelle forme più gravi non riesce a scrivere nemmeno la propria firma.

    • Deficit intellettivi

      Vi è un significativo peggioramento delle capacità di ragionamento, di pianificazione e di giudizio.

    • Cambiamenti nel tono dell’umore

      Il soggetto tende a mostrare repentini, marcati ed ingiustificati cambiamenti nel tono dell’umore, che vanno dalla depressione, all’euforia, al pianto. È comune l’insorgenza di depressione, ansia, insonnia, agitazione.

    • Sintomi psicotici e modificazione della personalità

      Il paziente può assumere comportamenti bizzarri, o aggressivi, comunque significativamente differenti dal profilo di personalità pre-morboso. Fra i sintomi psicotici si annoverano allucinazioni, paranoia e pensieri non realistici. Questi sintomi sono più rari dei sintomi comportamentali e appaiono prevalentemente tardi durante il decorso della malattia.